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Normandia: scopri i luoghi della Seconda Guerra Mondiale

La Normandia è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di storia militare, attirando ogni anno migliaia di visitatori da ogni angolo del mondo. Non solo le spiagge dello sbarco, ma anche numerosi altri siti di battaglie storiche della Seconda Guerra Mondiale. Senza dimenticare i musei, ricchi di informazioni, ricostruzioni e reperti bellici.

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Carro armato americano Sherman M4 a Sainte Mere Eglise

Ecco di seguito una raccolta dei luoghi simbolo della campagna di Normandia:

Una veduta di Pointe du Hoc in Normandia Le Spiagge dello sbarco in Normandia
La vista sul mare dal promontorio di Pointe du Hoc in Normandia

Prima di tutto, Pointe du Hoc è un promontorio con alte scogliere situato sulla costa della Normandia, tra le spiagge dello sbarco di Utah (a ovest) e Omaha (a est). È stato il luogo di uno degli assalti più audaci e impegnativi delle Forze Alleate, cruciale per il successo del D-Day.

A Pointe du Hoc erano posizionate le pesanti batterie tedesche, con sei postazioni in cemento armato che ospitavano cannoni da 155 mm. I colpi di queste armi a lunga gittata (fino a 22 km) avrebbero potuto devastare le spiagge di Utah e Omaha, mettendo a rischio l’operazione di sbarco.

Per questa ragione, le forze aeree e navali bombardarono Pointe du Hoc nei giorni precedenti e all’alba del 6 giugno. I crateri visibili sul sito attestano la violenza di questa azione.

Durante l’assalto a Pointe du Hoc, i rangers americani guidati dal Colonnello James Rudder affrontarono la scalata verticale di scogliere alte 30 metri sotto il fuoco nemico, utilizzando scale di corda e funi. Molti si aiutarono nella salita con baionette o pugnali.

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Monumento ai Rangers a Pointe du Hoc

L’impresa dei rangers fu un esempio di grande coraggio e resilienza umana di fronte alle sfide.

Per questo motivo, il Governo francese ha eretto un monumento in onore di questi eroi, il Pointe du Hoc Ranger Monument. L’opera raffigura un pugnale in granito, simbolo delle forze speciali, che si erge sulla sommità dei resti del bunker tedesco.

In auto:
Da Parigi (293 km). Prendi l’autostrada A-13 in direzione Caen. Prosegui sulla N-13 verso Bayeux e segui le indicazioni per Cherbourg. Continua sulla D-517 verso St. Laurent-sur-Mer, poi svolta a sinistra sulla D-514 in direzione Pointe du Hoc. Dopo circa 10 km, a una rotatoria a ovest di St. Laurent-sur-Mer, troverai un cartello per Pointe du Hoc: segui le indicazioni per raggiungere il parcheggio.

In treno:
Da Parigi, prendi il treno dalla stazione Gare St. Lazare e scendi a Bayeaux, dove è disponibile il servizio taxi e autobus turistico. Il viaggio in treno dura circa 3 ore. Da Bayeux, 32 km, 30 minuti.

In volo:
Gli aeroporti più vicini a Pointe du Hoc sono Beauvais Tillé (270 km) e Parigi Charles de Gaulle (312 km).

Il Cimitero Americano di Colleville Sur Mer

Il Cimitero Americano in Normandia si trova a Colleville Sur Mer, su di un promontorio che sovrasta Omaha Beach: “Bloody Omaha” dove solo nel giorno del D-Day morirono 3.000 soldati americani.

Gestito dall’American Battle Monuments Commission (ABMC), questo sito è un luogo di riflessione e commemorazione. 9.387 lapidi in marmo bianco, a forma di croce e stella di David, segnano le tombe dei soldati statunitensi caduti in Francia durante l’invasione alleata. Queste lapidi rappresentano solo una parte dei caduti in guerra, poiché molti altri corpi sono stati rimpatriati su richiesta delle famiglie.

Il cimitero di Colleville-sur-Mer appartiene al Governo Americano ed è amministrato grazie a una concessione dell’autorità francese. Questo lo rende, di fatto, territorio americano, similmente a Pointe du Hoc.

Dedica su una tomba al Cimitero Americano di Colleville Sur Mer
Una dedica lasciata su una lapide al Cimitero Americano di Colleville Sur Mer

L’ingresso al Cimitero Americano è gratuito.

L’accesso è consentito dopo un rigoroso controllo al metal detector. Per questa ragione, soprattutto in alta stagione, si crea una lunga fila per entrare. Per evitarla, è consigliabile presentarsi all’apertura, nelle prime ore del mattino.

Oltre al parco commemorativo con le tombe dei caduti, nello stesso complesso sono visitabili anche il memorial visitor center, il memoriale, e il garden of the missing.

Inaugurato il 7 giugno 2019, è il museo più affascinante che abbia visitato in Normandia, grazie all’equilibrio tra la ricchezza delle informazioni e la sintesi. Inoltre, è gratuito. Le spiegazioni sono concise e chiare, arricchite da infografiche e contenuti audio.

Oltre a raccogliere una vasta collezione di reperti, vengono narrate numerose storie di giovani soldati. Tra queste, la più celebre è quella dei fratelli Niland, che ha ispirato il film “Salvate il soldato Ryan“.

Leggi la vera storia in breve e visita le tombe di due fratelli al Cimitero di Colleville Sur Mer: a questo link

Infografica al Museo del Cimitero Americano di Colleville Sur Mer Normandia. Le Spiagge dello sbarco
Info grafica al Museo del Cimitero Americano di Colleville Sur Mer, in Normandia

È una struttura semicircolare che abbraccia idealmente il cimitero antistante, preceduta da un laghetto artificiale adornato di ninfee. Nelle nicchie lungo il colonnato sono raffigurate le mappe degli sbarchi e delle successive operazioni terrestri. Al centro del giardino del monumento svetta una gigantesca scultura intitolata “The Spirit of American Youth Rising from the Waves” / “Lo spirito della gioventù americana che emerge dalle onde”.

Il Giardino dei Dispersi: si trova dietro al memoriale e riporta su di un muro disposto a semicerchio i nomi di altri 1.557 soldati americani le cui salme non sono state ritrovate o identificate.

Anzitutto è bene sapere che ogni anno il Cimitero di Colleville sur Mer è frequentato da un milione di visitatori.

Dunque, per evitare la fila all’ingresso del museo e confusione nel resto degli spazi, ti sugerisco di presentarri al mattino all’ orario di apertura.

il Cimitero Britannico a Bayeux Normandia
Ingresso del Cimitero Britannico a Bayeux, in Normandia

Il Cimitero Militare di Bayeux è il più grande tra i cimiteri britannici in Francia. Ospita le spoglie di 4.143 soldati del Commonwealth caduti durante la campagna di Normandia. Inoltre, accoglie le tombe di 337 soldati ignoti e 511 di altre nazionalità, tra cui canadesi, polacchi e australiani.

Le basse e candide lapidi di marmo sono disposte con precisione lungo sentieri ben curati, circondate da un prato inglese impeccabile. Anche qui, come in altri cimiteri, è toccante e triste leggere le giovanissime età anagrafiche dei caduti.

A Bayeux è sepolta una intera generazione di giovani ragazzi.

Cimitero Britannico a Bayeux 2 Normandia
Cimitero Britannico a Bayeux

La manutenzione del sito è affidata al Commonwealth War Graves Commission e contribuisce a preservare la memoria dei caduti di guerra che hanno sacrificato la loro vita per la libertà di un continente.

Se ti trovi a Bayeux, non lasciarti sfuggire la visita al celebre Arazzo di Bayeux, noto anche come Arazzo della Regina Matilde, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo straordinario manufatto narra le imprese di Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia e conquistatore dell’Inghilterra.

Trovi maggiori info all’articolo, Cosa vedere a Bayeux.

veduta dal tumulo commemorativo Cimitero tedesco La Cambe Normandia
Veduta del Cimitero tedesco La Cambe dal Tumulo Commemorativo

Il Cimitero militare tedesco di La Cambe è il più grande dei sei presenti in Normandia. Originariamente era un cimitero americano fino al 1947, quando i corpi dei soldati caduti furono riesumati e trasferiti negli Stati Uniti. Il sito si estende su un’area di 10,5 ettari e dal 1948 accoglie le spoglie di 21.300 soldati del Terzo Reich caduti in Normandia.

Le lapidi si presentano come targhe in ferro, disposte in file ordinate. Qua e là, sono intervallate da gruppi di cinque croci in granito scuro. Sulle targhe sono incisi i nomi di due caduti, a volte tre, sepolti sotto di esse. Le date di nascita e morte rivelano la giovanissima età dei soldati, tra i 17 e i 25 anni. Numerose targhe recano l’iscrizione “Ein Deutscher Soldat“, “un soldato tedesco”, a indicare tombe di corpi non identificati.

lapide di ferro Cimitero tedesco La Cambe Normandia
Una lapide del Cimitero tedesco a La Cambe_Normandia

Al centro del cimitero si trova un grande tumulo commemorativo con le spoglie di 276 soldati ingnoti. In cima al monumento poggia una imponente croce di ferro. Ai piedi del tumulo è posto un massiccio blocco di granito con una iscrizione in tedesco.

Riporta un messaggio di riconciliazione, speranza e uguaglianza di questo tenore: solo Dio può giudicare vincitori e vinti, siano essi giovani soldati americani, inglesi o tedeschi.

Dunkel steht Gottes Gebot über den Toten des Krieges

Oscura è la volontà di Dio sui morti di guerra

Hell aber leuchtet der Himmel uber den ragenden Kreuzen

Ma luminosi sono i cieli sopra la croce imponente

Heller noch leuchtet ihr Trost.

Ancora più luminosa è la loro consolazione:

Nur Gott has das letzte Wort

Solo Dio ha l’ultima parola

In questo luogo il silenzio è rotto solo dal ronzio delle auto che corrono sulla vicina autostrada e dal fruscio delle foglie di 1200 aceri piantati qui come simbolo di pace.

Mulberry Harbour 1 Arromanche_Normandia
Mulberry Harbour Arromanche, Normandia

Porto Mulberry, conosciuto anche come Mulberry Harbour, rappresentò un’innovativa infrastruttura portuale temporanea impiegata dagli Alleati durante e dopo il D-Day in Normandia. Arromanches les Bains fu il luogo dove venne installato uno di questi porti, diventando essenziale per il successo delle operazioni militari.

Il porto era costituito da massicci blocchi di cemento prefabbricati noti come “Phoenix caissons” e pontoni galleggianti trasportati attraverso la Manica. Questa installazione offrì un supporto logistico vitale per sbarcare le truppe, scaricare equipaggiamenti e rifornimenti durante le operazioni successive allo sbarco. Arromanches fu selezionata per la sua posizione tra le spiagge di Utah e Gold.

cassoni a Mulberry Harbour porto 1 Arromance_Normandia
Mulberry Harbour, Arromance_Normandia

Oggi, i resti di Mulberry Harbour sono ancora ben visibili nelle acque di Arromanches e sulla spiaggia, specialmente con la bassa marea.

Arrivo della marea ad Arromanche les Bains in Normandia
Il famoso Manichino del soldato John Steele a Sainte Mere Eglise Normandia
Il famoso manichino del soldato John Steele a Sainte Mere Eglise, Normandia

Sainte Mere Eglise è un piccolo borgo di 1.600 abitanti situato nella penisola del Cotentin, nella Normandia occidentale. Celebre per il suo ruolo cruciale durante il D-Day nella Seconda Guerra Mondiale, fu uno dei primi luoghi liberati dalle forze alleate durante l’operazione Overlord il 6 giugno 1944.

In particolare, è noto l’episodio del paracadutista americano John Steele che rimase impigliato con il suo paracadute sull’ alto campanile della Chiesa. Rimase lì per ore, fingendosi morto, fino a che non venne recuperato e fatto prigioniero dai tedeschi. La sua storia è riportata anche nel film “il giorno più lungo”.

Oggi sulla torre campanaria si può vedere il manichino di un soldato per ricordare quanto successe all’alba del 6 giugno 1944.

Chiesa di Sainte Mere Eglise vetrate in onore paracadutisti
Chiesa di Sainte Mere Eglise_vetrate in onore dei paracadutisti, Normandia

A poca distanza, circa 150 metri dalla Chiesa di Sainte Mere Eglise, c’è un museo molto bello che ti suggerisco di visitare: l’ Airborne Museum dedicato ai paracadutisti americani della 101 esima (the Screaming Eagles) e 82 esima (All Americans) divisione aviotrasportati.

Airborne museum sainte mere eglise nomadi in normandia
Airborne museum a Sainte Mere Eglise

Un’ultima nota su Sainte Mere Eglise: è la destinazione ideale per gli appassionati dove poter acquistare cimeli militari. come ad esempio “Au Jour J Army Navy Store“.

Batteria tedesca  a Long Sur Mer Normandia sbarco in Normandia
Batteria tedesca a Longues Sur Mer in Normandia

Altra tappa che merita una sosta è a Longues Sur Mer.

Qui si possono vedere le batterie tedesche: vale a dire, postazioni di artiglieria attrezzata con potenti cannoni da 150 mm, in bunker di cemento, in grado di colpire il nemico a 22 km di distanza. Tale gittata, gli permetteva di raggiungere facilmente le spiagge dello sbarco di Omaha (a ovest) e Gold (a est).

Le batterie facevano parte delle fortificazioni del “Vallo Atlantico“, costruite dai tedeschi per difendere la costa dell’Europa nord-occidentale (dalla Francia alla Norvegia) da eventuali attacchi.

Le postazioni sono in buone condizioni, marginalmente danneggiate dai bombardamenti navali delle forze Alleate. Sono raggiungibili con una breve e piacevole passeggiata tra i campi della campagna normanna, a poca distanza dal (piccolo) parcheggio.

Nella notte del 5 giugno 1944, la Sesta Divisione Aviotrasportata inglese atterrò con i loro alianti “Horsa Glider” dietro le linee nemiche, vicino al ponte di Benouville (successivamente rinominato Pegasus Bridge). L’impresa della “6th British Airborne division” è raccontata nel dettaglio al pogo distante Museo Memorial Pegasus.

Storia e Significato:

  • Operazione Deadstick: Il ponte fu preso d’assalto dalle forze britanniche della 6ª Divisione Aviotrasportata, che avevano il compito di catturarlo per garantire il passaggio delle truppe e dei rifornimenti verso le spiagge dello sbarco.
  • Importanza Strategica: Controllare il ponte era fondamentale per impedire ai rinforzi tedeschi di raggiungere le spiagge e per garantire il successo dell’invasione.

Oggi:

Pegasus Bridge è oggi un sito di grande importanza storica e turistica. Accanto al ponte si trova il Museo del Ponte Pegasus, che offre un’ampia gamma di esposizioni sulla storia della guerra, l’operazione di sbarco e la vita dei soldati.

Inoltre, nel parco del museo si può visitare il ponte di Pegasus originale, che ha ispirato il film, “il giorno più lungo”. Si può vedere anche una replica di un aliante inglese.

Il ponte stesso è stato ricostruito, ma mantiene il suo significato come simbolo del coraggio e della determinazione delle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale. È un luogo molto visitato da appassionati di storia e turisti

Scopri la colonna sonora da ascoltare in viaggio in auto durante i trasferimenti tra un sito e l’altro, per fare un salto nel lontano 1943.

Ascolta Glenn Miller! E’ riconosciuto come il più celebre trombonista di tutti i tempi. Il 19 dicembre 1944, perse la vita insieme alla sua orchestra a bordo di un aereo sorvolando la Manica, probabilmente abbattuto dai tedeschi.

Tra le sue opere, spicca la canzone simbolo della fine della guerra, “In the Mood“. Sono sicura che la conosci anche tu! Te la lascio qui sotto : )

Trovi una sorpresa al minuto 14′ (Moonlight Serenade)

Vintage Jazz – Swing: GLENN MILLER and the Army Airforce Band – THE LEGEND
GLENN MILLER_in the mood
La valigia di Adolf Hitler al memoriale della Guerra di Caen in Normandia
Una valigia di Adolf Hitler al memoriale della Guerra di Caen in Normandia

La Normandia è davvero “la mecca” per gli appassionati di storia militare; la regione è praticamente un museo a cielo aperto. Ovvero, l’importanza e l’ampiezza delle operazioni belliche in scena qui, oltre che l’enorme ricchezza di reperti rende possibile la presenza di più musei in diverse località della Normandia e ogni spiaggia dello sbarco ha il suo memoriale dedicato.

Insomma, la scelta è veramente ampia. E come recita il vecchio adagio, “a volte avere troppa scelta è come non averne“.

Ma districarsi è possibile.

Il consiglio è quello di decidere quello che ti interessa vedere. Ovvero, una panoramica generale sulla storia del conflitto? I carri armati? Le armi? I mezzi di aviazione? Il memoriale dei paracadutisti? Anche perché visitarli tutti diventa un bel costo.

A meno che tu non rientri nelle categorie con gratuità, come i giornalisti che non pagano il 90% dei musei della Normandia. Se lo sei, non dimenticare a casa il tuo tesserino!

Ecco di seguito la lista dei musei che ho trovato più interessanti tra quelli visitati:

museo dello sbarco mezzo militare. Kettenkrad sbarco in Normandia
museo dello sbarco_un mezzo militare tedesco Kettenkrad caturato dagli americani

Durante la campagna di Normandia, dopo quasi tre mesi di combattimenti, le perdite sono gravissime.
Più precisamente, tra morti, feriti, dispersi si contano 468.000 uomini (Fonte: Museo del Cimitero Americano di Colleville sur Mer).

  • Soldati Americani: 134.000
  • Soldati Britannici: 91.000
  • Soldati tedeschi: 200.000 e 200.000 prigionieri di guerra
  • Civili francesi: 18.000

Ma la battaglia di Normandia è solo un capitolo della Seconda Guerra Mondiale.
Ben più pesante è infatti il bilancio di tutto il conflitto dal 1939 al 1945:

60 milioni di Morti, di cui 35 milioni di civili

Fonte: Memoriale della Guerra di Caen

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